mercoledì 15 novembre 2017

L'ITALIA E' ANCORA UNA REPUBBLICA PARLAMENTARE?


 
L'TALIA E' ANCORA
UNA REPUBBLICA
PARLAMENTARE?

............

COSTITUZIONE ITALIANA

Il potere legislativo appartiene
al PARLAMENTO

il potere esecutivo appartiene
al GOVERNO

E' ANCORA COSI?


"(…) Intervento anche dell'On. Serena Pellegrino di Sinistra Italiana che ha raccontato la sua esperienza, relativa all'approvazione del Rosatellum, vista dall'Aula della Camera, ma soprattutto ha raccontato come già oggi il lavoro Parlamentare sia stato espropriato, in massima parte, dall'uso smodato della decretazione d'urgenza e dalla pratica del “voto di fiducia” che mortifica la stessa natura del lavoro di deputati e senatori chiamati solo alla “ratifica” di atti del Governo.
 
Insomma già oggi, ha spiegato Pellegrino, lo spirito della Carta costituzionale non è rispettato, domani con il Rosatellum il rischio è che la situazione peggiori. (…)" FF

Tratto dall'articolo di Redazione pubblicato sul quotidiano “FRIULISERA”:

Rosatellum: fosse un vino sarebbe una bevanda sofisticata e dannosa per la salute del Paese  

di Redazione · Pubblicato 15 novembre 2017 · Aggiornato 15 novembre 2017

9 commenti:

  1. E' ANCORA COSI'?

    No, non è più così!! l'80% delle leggi approvate dal parlamento italiano sono "decreti legge" emanati dal Governo che il Parlamento è chiamato a ratificare. Gli altri 20% sono leggi che demandano al Governo la materia con una legge delega...

    Il Parlamento italiano ormai composto per la maggior parte da NOMINATI dal Capo partito e NON SCELTI con il meccanismo delle preferenze dal POPOLO SOVRANO, è diventato un PASSACARTE del Governo!!

    IL POTERE ESECUTIVO HA ORMAI OCCUPATO IL PARLAMENTO CHE NON LEGIFERA PIU', MA SOLO RATIFICA DECRETI LEGGE GOVERNATIVI CARENTI DELLA URGENZA PREVISTA DALLA COSTITUZIONE ITALIANA E SPESSO APPROVATI CON IL VOTO DI FIDUCIA RICHIESTO DAL GOVERNO IMPEDENDO COSI' OGNI DIBATTITO PARLAMENTARE.

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  2. Cos'è un decreto legge:

    "Decreto legge

    È un atto normativo avente forza di legge, ADOTTATO IN CASI STRAORDINARI DI NECESSITA' E URGENZA DAL GOVERNO. Per essere emanato, il decreto ha comunque bisogno della firma del capo dello Stato. In questa fase, il presidente della Repubblica può anche chiedere chiarimenti o un riesame del testo. Gli effetti prodotti sono provvisori: il decreto entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, ma se il Parlamento non lo converte in legge entro 60 giorni, decade."

    Tratto dal sito del SOLE24ORE

    http://argomenti.ilsole24ore.com/parolechiave/decreto-legge.html

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  3. Cos'è un decreto legislativo

    "Il decreto legislativo (D. Lgs.) è una LEGGE VARATA DAL GOVERNO su delega del Parlamento (la cosiddetta LEGGE DELEGA), che ne precisa i contenuti, i limiti e i tempi di emanazione. Vi si fa luogo per disciplinare materie particolarmente complesse, tali comunque da non poter essere esaminate dal Parlamento se non a scapito di un notevole rallentamento della sua attività: si pensi alla riforma di un codice o al varo di un testo unico. Anche il decreto legislativo viene emesso nella forma del D.P.R. (decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.)."

    Tratto dal sito internet di "LA STAMPA"

    http://www.lastampa.it/2012/12/05/italia/i-tuoi-diritti/cittadino-e-istituzioni/decreto-legge-e-decreto-legislativo-ps9LqUqaGN8dTk1sWirSkO/pagina.html

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  4. e meno male che il 4 di dicembre 2016 al referendum confermativo della riforma costituzionale ha vinto il NO!!

    Questa riforma infatti prevedeva che le proposte di legge governative avessero una CORSIA PREFERENZIALE rispetto alle proposte di legge parlamentari che finivano IN CODA alle proposte di legge governative.

    La scusa per questa modifica erano le "lungaggini" parlamentari nella approvazione delle leggi. Facciamo notare che la nuova legge elettorale ROSATELLUM è stata approvata - tra Camera e Senato - in un SOLO mese, senza dibattito parlamentare e con ben OTTO VOTI DI FIDUCIA.....

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  5. Ne frattempo, il procuratore capo di Trieste, Mastelloni, in un'intervista RAI, ha dichiarato che il Ros, il Nas e il Nucleo patrimonio artistico dei carabinieri dovrebbero lasciare Udine ed essere trasferiti a Trieste !!!

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    1. Si vede che lo infastidisce spostarsi da Trieste!

      Regaliamogli una carta geografica della regione, chissà che non si accorga che per i cittadini regionali Udine è baricentrica, mentre Trieste è in un angolo vicino al confine con la Slovenia e del tutto fuori mano per qualsiasi utente dei Ros, Nas ecc. ecc. ...

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  6. Di seguito tutto l'articolo di Redazione (firmato FF) pubblicato sul quotidiano FRIULISERA.IT:

    PRIMA PARTE

    "Il Rosatellum, nonostante il nome accattivante non è un vino e se lo fosse sarebbe una pessima bevanda adulterata, una sofisticazione dannosa  come è anche il Rosatellum inteso come legge elettorale. Si potrebbe sintetizzare così, in estremo, quanto emerso ieri sera dal dibattito svolto in una gremita sala  Feruglio a Feletto Umberto. Tema del confronto pubblico, organizzato dal Circolo di Udine di Libertà e Giustizia e dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, la presunta incostituzionalità del “Rosatellum”, la nuova legge elettorale, un nuovo pasticcio all’italiana che rischia di incagliarsi, non solo perchè è farraginosa e non garantisce con la sua macchinosità appieno la volontà degli elettori, ma anche per i presunti profili di incostituzionalità nei contenuti e per quelli ancora più palesi nell’iter d’approvazione a “colpi di fiducia”. Almeno così la pensano i vari relatori che si sono succeduti ieri a Feletto. Ospite d’onore l’Avv. Felice Besostri che ha guidato e guida anche oggi un pool di avvocati che è riuscito a far decadere le prime due leggi elettorali, Porcellum ed Italicum, facendole giudicare illegittime dalla Corte Costituzionale. “Ora abbiamo chiesto alla Corte Costituzionale, ha spiegato Besostri, di esaminare anche la terza legge: la Corte inizierà a farlo il 12 dicembre. Solo loro oggi, possono riuscire a evitarci di eleggere, per la quarta volta, un Parlamento con un voto incostituzionale”.

    (SEGUE)

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  7. Di seguito tutto l'articolo di Redazione (firmato FF) pubblicato sul quotidiano FRIULISERA.IT:

    SECONDA E ULTIMA PARTE


    "(...) Lo stesso Besostri si è dilungato in una articolata analisi delle procedure che hanno portato all’approvazione del Rosatellum mettendo in evidenza le gravi anomalie costituzionali, sia quelle di natura squisitamente giuridica, che quelle che ne hanno “violentato” lo spirito. Besostri ha anche annunciato che se la Corte Costituzionale non dovesse accogliere i ricorsi presentati, non rimarrà che rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, utilizzando quello che lo stesso Besostri ha definito un cavillo giuridico. Le norme europee infatti vietano espressamente che la legge elettorale di uno Stato membro sia cambiata a meno di un anno dalla scadenza elettorale. Come è noto il Rosatellum non risponde a questo principio. In vari casi infatti la Corte europea si è espressa bocciando leggi elettorali, buon ultima una norma votata in Bulgaria. Ma purtroppo, ha spiegato Besostri, la lentezza della Corte di Strasburgo (iter di media 4 anni) non ci eviterebbe di eleggere l’ennesimo Parlamento attraverso una legge irregolare. Oltre al citato Besostri, hanno discusso delle questioni altri relatori, coordinati dal bravo Giampaolo Carbonetto, giornalista e membro del Comitato Friuli per la Democrazia Costituzionale. Il primo a parlare è stato il Prof. Marco Cucchini di Articolo 1 – MDP che ha spiegato alla platea i meccanismi cervellotici di questa legge elettorale che rischia di favorire la coalizione di Centro Destra. Meccanismi talmente complessi che per la prima volta nella storia italiana, pare, saranno stampate nel retro della scheda le istruzioni per il voto. Intervento anche dell’On. Serena Pellegrino di Sinistra Italiana che ha raccontato la sua esperienza, relativa all’approvazione del Rosatellum, vista dall’Aula della Camera, ma soprattutto ha raccontato come già oggi il lavoro Parlamentare sia stato espropriato, in massima parte, dall’uso smodato della decretazione d’urgenza e dalla pratica del “voto di fiducia” che mortifica la stessa natura del lavoro di deputati e senatori chiamai solo alla “ratifica” di atti del Governo. Insomma già oggi, ha spiegato Pellegrino, lo spirito della Carta costituzionale non è rispettato, domani con il Rosatellum il rischio è che la situazione peggiori. Numerose le domande dal pubblico nonostante la complessità dell’argomento trattato. Unico neo la scarsa presenza di giovani in sala, un problema che è ormai una costante in tutte le iniziative politiche, dimostrazione palpabile che non vi è solo il problema della disaffezione al voto, che fra l’altro norme elettorali come il Rosatellum rischiano di acutizzare, ma anche in generale alle logiche di gestione della “cosa pubblica”. La causa è ovvia anche se non unica, le logiche individualistiche, il denaro come unico fattore premiante e la competività esasperata, poste da anni come valori, spingono giovani e giovanissimi, a pensare solo a se stessi, alle loro fortune personali anche a discapito degli altri, secondo l’assioma “mors tua vita mea” di cui è intriso anche il Rosatellum. Ma questa è altra questione di cui sarebbe necessario iniziare a discutere.
    FF "

    FINE ARTICOLO

    http://friulisera.it/rosatellum-fosse-un-vino-bevanda-sofisticata-dannosa-la-salute-del-paese/
    .........

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  8. Da Facebook di Patrie Furlane:

    "Rosatellum: non un vino d'annata ma una dannata truffa elettorale"

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