sabato 27 febbraio 2016

DOMANDA: C'E' ANCORA UN FUTURO PER IL FRIULI?


DOMANDA:
 
C'E' ANCORA UN FUTURO 
PER IL FRIULI? 

RISPOSTA: 

 SI, C'E' ANCORA UN FUTURO
PER IL FRIULI!!! 


Se i cittadini  delle province di Pordenone, Udine e Gorizia "pretenderanno" di essere trattati dai  partiti politici italiani che governano a Trieste e a Roma, e dalle Istituzioni pubbliche regionali, in primis Giunta  e Consiglio regionale, come cittadini e non come sudditi e riprenderanno "nelle loro mani" il "loro" destino senza lasciarlo ancora nelle mani di chi si crede l'ILLUMINATO/A e considera l'autonomia e il decentramento decisionale una bestemmia.... 

La Redazione del Blog
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Da l'Editoriale a firma di Roberto Pensa pubblicato sul settimanale LA VITA CATTOLICA il 24 febbraio 2016, prima pagina e segue a pagina 3:

Editoriale

di Roberto Pensa

(direttore responsabile del settimanale
dell'Arcidiocesi di Udine
La Vita Cattolica - Ud)

 
6 maggio, Mattarella
non a Trieste, ma a Gemona


Non ci erano certo necessarie le imbarazzanti esternazioni dell'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, per capire l'essenza delle riforme istituzionali in itinere in Regione e ancor più l'impostazione culturale ad esse sottesa: l'autonomia e il decentramento decisionale visti come un intralcio all'azione “riformatrice” del centro (considerata, per autodefinizione, illuminata). Non quindi le considerazioni da campagna elettorale dell'assessore triestino ci inquietano, ma piuttosto un'altra sorprendente notizia. Il 6 maggio 2016 il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, commemorerà il terremoto del Friuli a....Trieste.

Qui infatti è prevista la seduta straordinaria del Consiglio regionale che rievocherà gli eventi del 1976 e l'epopea della ricostruzione (…).
 
Se fossimo in una regione come tutte le altre sarebbe così. Invece siamo in una realtà duale (Friuli e Venezia Giulia), e questo ha un peso anche per le istituzioni.

(…) suona davvero surreale che la commemorazione di una tragedia che ha strappato un migliaio di vite umane e la celebrazione di una ricostruzione che oggi offre lo splendido volto di paesi rinati senza aver perso il loro volto tradizionale, venga fatta nell'asettica aula legislativa, lontanissima dai fatti. E' come se l'annuale celebrazione dello sbarco in Normandia fosse fatta sulla Costa Azzurra, o il ricordo delle vittime di Marcinelle lontano da quei cunicoli di polvere nera (…).

La geografia, specie quando si parla di un terremoto con il suo strascico di morti, distruzioni e lacerazioni, è fondamentale. (...)


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Da l'Editoriale a firma di Roberto Dominici pubblicato sul settimanale LA VITA CATTOLICA il 24 febbraio 2016, prima pagina e segue a pagina 3:


Editoriale 
 
di
 
Roberto Dominici
 
(già Assessore regionale alla Ricostruzione)

 
1976, Stato e Regione

rispettarono il territorio
 
 
Nel corso di questi decenni post-terremoto più volte si è affermato, e giustamente, che la scelta basilare per la ricostruzione del Friuli è stata la attribuzione della competenza a ricostruire alla Regione. E' veramente la “madre” di tutte le scelte che nel loro insieme andranno poi a costituire il cosiddetto “Modello Friuli”, (…).

Perché "madre" di tutte le scelte? Perché senza di essa, senza cioè il potere autonomo di decisione, non avremmo potuto "calibrare" gli interventi ricostruttivi secondo le esigenze che il territorio esprimeva. (...).

Nel nostro caso si è trattato di una autentica novità poichè prima, di fronte a grandi calamità, lo Stato manteneva in capo a se stesso ed alle sue strutture, la competenza ad intervenire. 
 
Tra lo Stato, la Regione e gli Enti Locali non si è avuta confusione di ruoli. Vi è stata, in questo modello triangolare, una collaborazione piena e rispettosa delle competenze di ciascuna istituzione (...)
 
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E QUESTA L'OPINIONE

di SERGIO CECOTTI

(ex sindic di Udin e
ex President di regjon) 


Radio Onde Furlane

TRASMISSION RADIOFONICHE

DRET E LEDRÔS

di sabide 22.02.2016
 
 
La metude in discussion

 dal Friûl
 
e la riforme da lis UTI
 

Buine scolte!

Buon ascolto!
 
 
 
 
Interviste a Sergio Cecotti

 
cu la partecipazion di:
 
Ferdinando Ceschia - Sindacalist
 
Elena D'Orlando - Professore universitât di Udin di dirit costituzionâl
 
Federico Simeoni - Conseîr provinciâl (Udin) 
 
 

2 commenti:

  1. Bielonons i doi Editoriâi di Roberto Pensa e Roberto Dominici.

    Fantastiche la interviste a Sergio Cecotti, la bocje de veretât!

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  2. I sovrani e dittatori hanno SUDDITI, le Repubbliche democratiche "dovrebbero" avere CITTADINI...

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