venerdì 1 maggio 2015

NO ALLA CONCENTRAZIONE DI CASISTICA, COMPETENZE E DENARO REGIONALE NEL "BURLO GAROFOLO" DI TRIESTE!


 
 
OSPEDALE TRIESTINO
BURLO GAROFOLO

L'AUTOREVOLEZZA NON SI CONQUISTA
DECLASSANDO GLI ALTRI OSPEDALI
CENTRI DI RICERCA UNIVERSITARI
MATERNO/INFANTILE

 
Dal sito internet della Regione 


Comunicati Agenzia Consiglio Notizie

M5S: Ussai, Giunta riconosca centralità del Burlo di Trieste
24 Aprile 2015, ore 17:12

(…) Chiediamo quindi - insiste il consigliere regionale del M5S - che la Regione si assuma la responsabilità di definire e valorizzare il ruolo dell'IRCCS Burlo Garofolo, individuando le funzioni di livello regionale e concentrando qui le situazioni di maggior complessità, per non disperdere, in un territorio con una popolazione di solo 1 milione e 200 mila abitanti, casistica, competenze e denaro (...)".
 

COMMENTO:


L' IRCCS Burlo Garofolo (IRCCS = Istituto di Ricovero e Cura a Carattere scientifico - Il Burlo è specializzato nel settore pediatrico ed in quello della tutela della maternità)   è sempre stato un "totem triestino intoccabile"  e i consiglieri regionali triestini sono sempre prontissimi a "fare lobby"  ogni qualvolta il Burlo pare essere in difficoltà. Così è stato in passato e così è ancor oggi.

Incredibile l'attuale pretesa della politica triestina che tutti i piccoli pazienti che vivono in regione e affetti da patologie diverse dall'influenza, vengano “dirottati” al Burlo Garofolo di Trieste, negando così:
  1. ai cittadini il “diritto costituzionale” di scegliere il luogo in cui farsi curare. 
  2. il diritto delle cliniche universitarie materno/infantili regionali di effettuare ricerca medica e cura, compito statutario di queste strutture.
  3. il diritto dei reparti materno/infantili degli ospedali regionali di offrire assistenza medica di alto livello, come richiesto e giustamente  preteso dai cittadini.

E' incredibile che, per via politica e con una strategia “tipicamente triestina”,  togliendo casistica, competenze e finanziamenti ad altre strutture sanitarie materno/infantili regionali,  si pretenda a Trieste di risolvere  problemi "tutti interni" al Burlo Garofolo.

E com'è che il Centro oncologico di Aviano (centro oncologico di riferimento nazionale) non ha pari pretese del Burlo di Trieste?

Forse perchè l'autorevolezza questo importante Istituto di ricerca e cura oncologica  se l'è guadagnata sul campo e non ha bisogno di depotenziare gli altri centri oncologici regionali per  aumentare la sua capacità attrattiva o il numero dei casi trattati ?
 

LA REDAZIONE DEL BLOG

 

5 commenti:

  1. "Ci auguriamo infine che questa mozione non sia sostenuta solamente dai consiglieri di Trieste, ma dall'intero Consiglio regionale, perché il Burlo Garofolo - conclude Ussai - è un patrimonio di tutta la regione".
    ...............

    I Friulani si augurano che i Consiglieri regionali friulani sappiamo tutelare e difendere il Friuli dai continui tentativi triestini di declassarlo e penalizzarlo in ogni campo!

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  2. La ricerca scientifica? SOLO A TRIESTE!

    La "produzione" teatrale? SOLO A TRIESTE!

    La sede degli assessorati regionali? SOLO A TRIESTE

    La tutela della lingua friulana? TRIESTE NON LA VUOLE!

    L'agroalimentare friulano? TUTTO FI.VU.GI!

    E ora anche la cura e la ricerca medico/scientifica materno/pediatrico ESCLUSIVAMENTE A TRIESTE?

    VONDE, NO?

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  3. I 15 ANNI DI COMMISSARIAMENTO DEL BURLO GAROFOLO.....

    Dal quotidiano il Piccolo di Trieste – 10 marzo 2007

    http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2007/03/10/NZ_22_UNOS.html

    "BURLO: DELENDI NOMINATO DIRETTORE GENERALE

    La giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore alla Salute e alla Protezione sociale Ezio Beltrame, ha designato ieri Mauro Delendi, direttore generale dell'Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) «Burlo Garofolo» di Trieste e Giovanni Del Ben, direttore generale dell'Irccs Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano.

    La designazione sarà ora inviata al ministro della Salute, che esprimerà il proprio parere, prima della definitiva formalizzazione da parte della Giunta regionale. La Giunta regionale ha anche nominato Paolo Bordon amministratore unico del Centro servizi condivisi (Csc).

    Con la nomina di Delendi, la giunta regionale metterà dunque LA PAROLA FINE AL COMMISSARIAMENTO DELL'OSPEDALE INFANTILE DI TRIESTE, CHE DURAVA DA BEN 15 ANNI.

    Per ottenere il nuovo incarico, Marco Delendi, direttore sanitario al Burlo dal 2002, ha già annunciato le sue dimissioni dalla carica di sindaco di Martignacco, dov'è stato eletto nel 2004 per la seconda volta nelle file della Casa delle Libertà. Da oggi il compito di guidare il comune friulano spetterà all'attuale vicesindaco Marco Zanor, dal momento che il ritorno alle urne non è previsto prima del 2008. All'ospedale pediatrico, accanto a Delendi, rimane Emilio Terpin, che ha assunto il ruolo della presidenza del consiglio di controllo e programmazione."
    ........................

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  4. Da IL PICCOLO di Trieste – 18 aprile 2015

    http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/04/18/news/slitta-di-un-giorno-la-seduta-sul-burlo-1.11262524?ref=search

    TITOLO: Slitta di un giorno la seduta sul “Burlo”

    SOTTOTITOLO: Martedì pomeriggio il Consiglio con l’assessore Telesca. Mirino su fuga di medici e assunzioni

    “Slitta di un giorno l’attesa seduta del Consiglio comunale di Trieste dedicata al Burlo. Il caso sarà trattato martedì pomeriggio alle 17.30 e non lunedì, come previsto inizialmente. A intervenire, oltre ai consiglieri di maggioranza e opposizione, anche l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca.

    TRE, IN PARTICOLARE, I PUNTI CRITICI che saranno affrontati: il CALO DELLE PERFORMANCE DELL'OSPEDALE, LA FUGA DEI PROFESSIONISTI E LE ASSUNZIONI DEGLI ULTIMI ANNI. Da parte sua il Consiglio comunale porterà in aula una mozione bipartisan in cui chiederà un preciso impegno alla Regione sul futuro dell’Irccs in termini di mantenimento della qualità, investimenti e il mantenimento dei livelli occupazionali. Tutto ciò nel pieno delle decisioni sul prossimo direttore generale. (...)”
    …...................

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  5. 28 MARZO 2015 – da IL PICCOLO di Trieste

    http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/03/28/news/la-triste-metafora-di-una-citta-autolesionista-1.11137600?ref=search

    TITOLO - «La triste metafora di una città autolesionista»

    SOTTOTITOLO - Perissutti: «Eravamo una squadra vincente fino a quando molti hanno iniziato a giocare per se stessi»

    di PAOLO PERISSUTTI (* ex vicecommissario del Burlo Garofolo)

    “Tutti quelli che, come il sottoscritto, hanno riconosciuto nel Burlo Garofolo non solo un posto di lavoro ma una ragione di vita lavorativa, leggono quanto scritto sul “Piccolo” non solo con profonda tristezza ma anche con reale malessere. (…)

    Per aver ricoperto tutti i ruoli, da studente a primario, sino a diventare poi a “tratti” addirittura capitano della squadra, al vertice dell’Istituto, mi permetto di fare una analisi assolutamente personale ma tipicamente “triestina”. (…)

    Le punte di diamante della squadra non hanno più giocato per la squadra ma per se stessi, il personale di supporto voleva stravincere, come se fosse più importante lo staff che l’equipe in campo. La città ha lasciato che ciò accadesse. Chi invocava dall’interno il cambio, con il rinforzo di alcuni ruoli e poi dell’allenatore, è stato prima aggredito e poi allontanato. L’allenatore è stato scelto dai giocatori individualisti e dallo staff di supporto alla squadra, che pensavano al loro cartellino e ai loro interessi e non allo scudetto, tutto il resto è conseguenza. (…)
    ….............

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