giovedì 3 aprile 2014

RIFORME COSTITUZIONALI E FURIA ABOLIZIONISTA




RIFORME COSTITUZIONALI
 
E
 
FURIA ABOLIZIONISTA

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L'euforia del cambiamento
 
di
 
CARLO RAPICAVOLI

 

Viviamo un periodo storico caratterizzato dalla voglia di “cambiamento”. La crisi economica, l’inadeguatezza della politica a dare risposte, gli sprechi che hanno riempito, negli ultimi tempi, le cronache, hanno rafforzato nell’opinione pubblica la consapevolezza che il nostro sistema debba essere profondamente riformato.

Una consapevolezza certamente fondata e che richiederebbe analisi approfondite. A tale spinta corrisponde però spesso approssimazione, annunci e ricerca di immediato e facile consenso.

Nell’euforia del cambiamento, in risposta alla giusta rabbia alimentata dalle difficoltà crescenti per disoccupazione e crisi economica, si risponde con la furia abolizionista.

Il nuovo è tale se annuncia tagli; non importa come, bisogna tagliare, abolire, cancellare. Se si tratta di tagli alla politica, allora il consenso è assicurato.

Il problema però, frutto di anni di assenza della vera politica, è che oggi nessuno distingue più fra politica e Istituzioni, si assimila e confonde il costo (lo spreco) della politica con il costo necessario delle Istituzioni e della democrazia, le persone coinvolte in mille scandali con le Istituzioni che hanno occupato ed utilizzato per i propri interessi. (...)”

19 marzo 2014

 
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