martedì 17 settembre 2013

IL LAGO DI CAVAZZO NON E' SOLO UN SERBATOIO D'ACQUA !


                                                                                            


IL LAGO DI CAVAZZO

NON E’ SOLO

UN SERBATOIO D’ACQUA!



LAGO DI CAVAZZO
(foto di Roberta Michieli)

Alesso, 9 settembre 2013


Comunicato stampa del Comitato a difesa e sviluppo del Lago:

IL LAGO NON E’

SOLO UN SERBATOIO D’ACQUA!


Il ”Progetto Grifoni” realizzato nella vicina Cornino, oltre  alla reintroduzione di questi splendidi volatili, ultimamente deve aver risvegliato anche l’atavico istinto predatorio in qualche mente umana.

Solo così riusciamo a spiegarci i recenti articoli apparsi sulla stampa locale da parte della Coldiretti regionale e del suo Presidente Sig. Dario Ermacora.

Missive congegnate e dosate scientemente con cui, prendendo spunto dal recente periodo di siccità, si avanzano due proposte distinte: il potenziamento delle captazioni idriche ad uso irrigazione e il ristoro economico dei danni derivanti dal solleone.

L’acqua c’é, basta andare a prenderla”, già disse un  illustre predecessore del Sig. Ermacora, riferendosi al Lago di Cavazzo!

Nonostante anni di dura battaglia contro Edipower, oltre al materiale tecnico dato alla luce e reso pubblico dai Comitati, è deludente constatare che ancora ci si limiti alla sopra citata affermazione.

Molto probabilmente anche per il Sig. Ermacora la bussola del mordi e fuggi col bottino, segna sempre lo stesso punto cardinale: “la Val del Lago”! Uno strumento che nel tempo seppe indirizzare anche i capostipite Sade, Enel, Siot, Autostrada, Edipower ecc. ecc.

Noi non entriamo nel merito delle legittime richieste di aiuto economico per le perdite dei raccolti, ma non possiamo non rilevare la superficialità e la protervia con cui il maggior  rappresentante di una categoria qual è la Coldiretti regionale, si limita a valutare solo la soluzione di un loro problema, a fronte della delicatezza che comporta invece un corretto sfruttamento delle risorse idriche.

Bene avrebbe fatto invece ad usare l’elementare educazione nel chiedere il permesso prima di fare i conti in casa altrui e, solo dopo aver studiato o quantomeno sbirciato le nostre pubblicazioni tecniche sul  problema lago, fare proposte serie che fossero degne di attenzione da parte di tutti.

Tanto per chiarirci subito, noi non abbiamo mai detto NO a prescindere! Ma un fermo NO allo sfruttamento indiscriminato di una risorsa che non appartiene solo a noi, ma di tutto il Friuli, cercando soluzioni non solo alla produzione dell’energia elettrica, ma anche e soprattutto al recupero ambientale del lago oltre, ma guarda un po’, alla captazione delle acque a scopo irriguo.

La nostra proposta non è certo quella sua semplicistica di andare a prenderla dal rubinetto, ma quella di captarla alla fonte dove la Centrale scarica nel lago le acque gelide dell’alto Tagliamento e della Carnia intera: altra terra martoriata!

Captando direttamente l’acqua allo scarico della centrale (non del lago!) e convogliandola con idonea condotta a valle del lago si risolverebbe sia il problema della rinaturalizzazione del lago che la fornitura al sistema irriguo del Consorzio Ledra Tagliamento. E’ quindi inaccettabile che si pretenda di risolvere il problema dell’irrigazione con ulteriore danno alla già martoriata Valle del Lago. A meno che non si voglia andare ad un duro scontro tra l’intera montagna e la pianura. E’ questo che la Coldiretti vuole?

Tra voraci consumatori d’acqua, con Edipower dovreste certamente trovare un facile accordo!

Detto ciò mi permetta infine un’ultima osservazione.

Noi del Comitato iniziammo il nostro lavoro con una seria autocritica e ponendoci innanzitutto queste domande: “Come mai tutti vengono a pescare nella Val del Lago? Come mai si è permesso questo indiscriminato sfruttamento?” Dandoci così anche delle risposte.

Anche Lei allora dovrebbe fare altrettanto chiedendosi: “Non è che le terre coltivate a mais e soia non sono proprio quelle adatte a queste coltivazioni? Non è che in passato abbiamo commesso grossolani errori nella progettazione delle reti per l’irrigazione idrica, sprecando inoltre importanti risorse economiche tra cui anche quelle derivanti dal terremoto?”

Potremmo anche continuare, ma intanto cominci a darsi le risposte a questi quesiti e, per favore, come anche per le Casse d’Espansione sul Tagliamento, non si cerchi di sfruttare sempre e solo quelle terre che, pur essendo politicamente ed economicamente deboli, ormai sono erudite quanto Lei ed il resto della Regione, perciò capaci di opporsi usando per bene gli strumenti democratici a disposizione.

La nostra è un’opposizione aperta a tutte le soluzioni, soprattutto per sanare difficoltà e necessità di altri meno fortunati,  pronti a dividere quel poco che abbiamo chiedendo in cambio solo una cosa:

IL RISPETTO
DELLA NOSTRA TERRA!!!


Per il Comitato a difesa e sviluppo del Lago
DINO RABASSI
(già Sindaco di Trasaghis)


2 commenti:

  1. Comunicati Agenzia Consiglio Notizie
    http://www.consiglio.regione.fvg.it/pagine/comunicazione/comunicatistampa.asp?comunicatoStampaId=308267

    AR: Revelant, un progetto di sviluppo per il lago dei tre Comuni

    17 Settembre 2013, ore 15:38

    (ACON) Trieste, 17 set - COM/AB - "Sul lago dei Tre Comuni si faccia finalmente un progetto serio e organico, inserendo tutte quelle che possono essere considerate reali potenzialità dello stesso: quelle individuate da Coldiretti, quelle legate alla risorsa idroelettrica e soprattutto quelle indirizzate a una valorizzazione turistica del sito".

    A intervenire è il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Roberto Revelant, già da anni impegnato per il rilancio turistico del lago dei Tre comuni attraverso il progetto "Gemona Città dello sport e del benstare".

    "L'importanza dell'acqua ai fini irrigui nella nostra regione è senz'altro una priorità, per estendere l'area coltivabile e per impedire che vi siano ingenti perdite di raccolto causa siccità, con conseguenti significative variazioni di prezzo.

    Negli ultimi 10 anni i danni alla produzione subiti dal settore agricolo sono stimati in diverse centinaia di milioni di euro, mi sembra pertanto necessario realizzare e ammodernare le indispensabili reti irrigue per non vanificare il lavoro di molti".

    "Pertanto - continua Revelant - è giusto dare risposta a settori importanti come l'agricoltura e l'industria per quanto riguarda l'energia, ma è altresì opportuno e corretto che vi siano benefici anche per il territorio direttamente interessato. Un progetto di sviluppo di un'area, quella del lago, che possa estendersi a tutto il Gemonese, attraverso un'attenta valorizzazione di un sito ambientale unico nella nostra Regione.

    A volte basterebbe percorrere un'ora d'auto e verificare con i propri occhi cosa accade attorno ai laghi della vicina Austria, quale sia l'indotto economico che si crea attorno a questi."

    "La Regione - conclude Revelant - convochi un tavolo di confronto con gli amministratori locali e i responsabili dei settori produttivi interessati perché si possa dar vita a un progetto finalmente risolutivo delle molte problematiche a cui non è mai stata trovata completa risposta".

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  2. Riceviamo e pubblichiamo:

    "Prosegue sul Blog "Alesso e Dintorni" la discussione sui rapporti tra i problemi del Lago e quelli dell'irrigazione.

    Le dichiarazioni del presidente di Coldiretti, con la riflessione del Blog sui precedenti storici:

    http://www.cjalcor.blogspot.it/2013/09/il-lago-e-lirrigazione-una-storia.html

    La replica dei Comitati:

    http://www.cjalcor.blogspot.it/2013/09/il-lago-e-lirrigazione-una-storia_10.html

    La proposta del consigliere regionale Revelant per un tavolo di confronto:

    http://www.cjalcor.blogspot.it/2013/09/il-lago-e-lirrigazione-una-storia_17.html

    Grassie in avantrat a cui che al volarà contribuî al dibatiment.
    A&D"
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    Alesso è una Frazione del Comune di Trasaghis. Nel suo territorio, in riva al lago di Cavazzo, sono attivi due campeggi oltre che diverse altre attività turistiche e ricreative. In riva al lago, c'è anche un albergo, purtroppo chiuso.

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