mercoledì 25 gennaio 2012

COMUNITA' FRIULANA E DISCRIMINAZIONE LINGUISTICA





La Minoranza linguistica storica friulana è discriminata dal Ministero della Pubblica Istruzione e dall’Ufficio scolastico regionale.
Perchè la Giunta regionale non fa ricorso contro questa discriminazione? Cosa sta aspettando?

Come mai questo masochismo istituzionale?

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 (…) Spiega Codega: "Il direttore dell'Ufficio scolastico ha comunicato la linea del ministero della Pubblica Istruzione in riferimento al dimensionamento: l'applicazione del Decreto n. 98/2011 con i parametri di riferimento più alti per quanto riguarda tutta la regione (minimo 1000 alunni per gli I.C. e 500 per le scuole secondarie) e l'applicazione dei parametri più bassi (minimo 500 alunni per gli I.C. e 300 per le scuole secondarie) solo nelle aree linguistiche ove è presente la minoranza slovena. (…)

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PD: Codega, accorpamenti scuole, Comuni non difendono autonomia
24 Gennaio 2012, ore 16:32
(ACON) Trieste, 24 gen - COM/MPB - Per il consigliere regionale del PD Franco Codega, è clamoroso che i Comuni della nostra regione invece di difendere l'autonomia delle loro scuole, decidano in molti casi per la soppressione della loro autonomia e l'accorpamento in maxiscuole. Il consigliere fa riferimento a quanto emerso in VI Commissione, all'audizione sul problema del dimensionamento della rete scolastica del direttore scolastico regionale Beltrame, dopo le dichiarazioni dell'assessore regionale all'istruzione Roberto Molinaro e l'incontro dei rappresentanti dei Gruppi consiliari con i sindacati scuola della regione.
Spiega Codega: "Il direttore dell'Ufficio scolastico ha comunicato la linea del ministero della Pubblica Istruzione in riferimento al dimensionamento: l'applicazione del Decreto n. 98/2011 con i parametri di riferimento più alti per quanto riguarda tutta la regione (minimo 1000 alunni per gli I.C. e 500 per le scuole secondarie) e l'applicazione dei parametri più bassi (minimo 500 alunni per gli I.C. e 300 per le scuole secondarie) solo nelle aree linguistiche ove è presente la minoranza slovena.
"La linea della Giunta regionale, ribadita più volte con tanto di delibere, era invece quella di prevedere i parametri più bassi in tutti i territori ove era presente anche la lingua friulana, ossia nell'80 % della regione. Lo scopo era chiaramente quello di permettere ai Comuni il mantenimento il più possibile di scuole autonome, anche in presenza di un numero di alunni più basso di quanto previsto per la normalità del territorio nazionale. La sorpresa è che, secondo il ministero che applica i parametri più restrittivi, il numero di scuole autonome previste in regione per il prossimo anno scolastico è di 110, mentre per il Piano regionale appena approvato ieri dalla Giunta, che intendeva applicare criteri più ampi, il numero di scuole autonome approvato è di 108, addirittura due in meno di quelle previste dal ministero.
"La colpa? Dei Comuni - per Codega - che liberi di istituire più scuole, hanno preferito in molti casi accorparle e crearne di maxi. La stessa Regione non credeva ai suoi occhi quando qualche settimana fa ha avuto in mano il quadro e ha proceduto a una verifica presso i Comuni, verifica che in realtà ha confermato la situazione.
"E così, di fronte a 32 nuove istituzioni sorte nella regione (2 a Gorizia, 8 a Pordenone, 3 a Trieste, 19 a Udine ) 55 sono state soppresse (4 a Gorizia, 14 a Pordenone, 7 a Trieste, 30 a Udine). In tutto 23 scuole in meno quando potevano essere tranquillamente 20 in più. Come mai questo masochismo istituzionale? - l'interrogativo finale del consigliere che annota: - È quello che ci si domandava nell'incontro con i sindacati. Sono ben 18 le scuole sopra i 1.200 alunni. Si creeranno sicuramente problemi di gestione e di sicurezza. Quale logica dietro questa scelta dei Comuni?"
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Il grassetto e la colorazione sono della redazione del Blog

2 commenti:

  1. E' certo che la scelta sia stata dei Comuni e non invece decisa dall'Ufficio Scolastico regionale?

    E il Comune di Medea che ha cercato di far applicare - invano ! - la legge statale 482/99 (tutela della minoranze linguistiche storiche) e si è visto imporre una soluzione che viola i diritti linguistici della minoranza linguistica storica friulana?

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  2. I sindacati della scuola si sono battuti per l'applicazione delle legge 482/99 nelle scuole friulanofone?

    E la Regione ha fatto ricorso al Tar contro le disposizioni ministeriali - settore scuola - che discriminano la minoranza linguistica storica friulana?

    A queste due domande il comunicato di data 24 gennaio 2012 e leggibile sul sito regione, non dà alcuna risposta. In compenso butta la croce tutta sui Comuni....

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