martedì 8 novembre 2011

LA TERZA CORSIA AUTOSTRADA A4, UN COSTOSO GIOCO D'AZZARDO PER TUTTI.



LA TERZACORSIA
(AUTOSTRADA A4),
UN COSTOSO
GIOCO D’AZZARDO
PER TUTTI

“(…) Insomma come dire che operando sull'esistente se non azzerare i problemi di viabililità sulla tratta si può ridurli rendendoli del tutto simili a quelle di altre arterie viarie nazionali. Una domanda a questo punto viene spontanea è davvero indispensabile la terza corsia?
Utile lo è senz’altro e che a questo punto si debba fare anche, visto i costi enormi in cause e penali che comporterebbe l’abbandono del progetto, dopo aver incautamente fatto le gare senza avere la provvista finanziaria sufficiente in cassa. Si è giocato d’azzardo e adesso che il “piatto piange” sarà necessario in un modo o nell'altro riempirlo.
Troviamo il modo quindi, ma senza scuse. Dire che da questa opera dipenderà lo sviluppo economico della regione, è un alibi al quale è difficile credere.
L'autostrada è un nastro trasportatore, averla più veloce e fluida consente innegabili vantaggi, lo spostamento di merci e persone avviene più velocemente, ma in realtà queste merci e persone sono per una minima provenienti dalle nostre aziende e città, tanto che dopo l'euforia collettiva che ha fatto pensare che il "fasìn di bessoi" proposto da Tondo fosse una "figata", si sta lentamente, ma temo inesorabilmente, affermando in molti l'idea che accollarsi da soli 2,3 miliardi di euro, pari a oltre 1800 euro a cranio per ogni abitante della regione, lattanti compresi, fosse una follia già quando è stata pensata.(…)
(…) un’altra domanda sorge spontanea, perché si è partiti dal lotto che con la direttrice principale dell'autostrada, e quindi con le code, aveva poco a che fare? Parliamo della Villesse - Gorizia, unico lotto dove sono iniziati i lavori. (…)
Fabio Folisi - IL QUOTIDIANO FVG - 27 ottobre 2011
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da IL QUOTIDIANO FVG , giovedì 27 ottobre 2011. Editoriale di Fabio Folisi, pagina 1 e 6

Quasi ci dispiace tornare dopo così breve tempo sulla questione spinosa della Terza corsia, ma in questo caso è la cronaca a tirarci per la giacchetta, spingendoci a fare qualche considerazione che, è bene chiarirlo, è lungi da avere l'arroganza delle certezze di cui altri sono portatori temiamo non disinteressati.
Il riferimento è ai dati di traffico dell'estate diffusi ieri dalla società Autovìe Venete secondo cui nell'estate scorsa la tratta autostradale A4 Venezia-Trieste, e le diramazioni A23 per Udine e A28 per Pordenone, avrebbero avuto traffico più intenso ma code in diminuzione. Secondo la società i dati dimostrano che le strategie messe in atto dalla concessionaria funzionano, la tendenza alla diminuzione si dovrebbe a svariati fattori: dalla maggiore informazione all'utenza all'allargamento della barriera del Lisert, dal potenziamento del personale su strada, al lavoro degli ausiliari alla viabilità e dei tecnici.
Insomma come dire che operando sull'esistente se non azzerare i problemi di viabililità sulla tratta si può ridurli rendendoli del tutto simili a quelle di altre arterie viarie nazionali.
Una domanda a questo punto viene spontanea è davvero indispensabile la terza corsia?
Utile lo è senz’altro e che a questo punto si debba fare anche, visto i costi enormi in cause e penali che comporterebbe l’abbandono del progetto, dopo aver incautamente fatto le gare senza avere la provvista finanziaria sufficiente in cassa. Si è giocato d’azzardo e adesso che il “piatto piange” sarà necessario in un modo o nell'altro riempirlo.
Troviamo il modo quindi, ma senza scuse. Dire che da questa opera dipenderà lo sviluppo economico della regione, è un alibi al quale è difficile credere.
L'autostrada è un nastro trasportatore, averla più veloce e fluida consente innegabili vantaggi, lo spostamento di merci e persone avviene più velocemente, ma in realtà queste merci e persone sono per una minima provenienti dalle nostre aziende e città, tanto che dopo l'euforia collettiva che ha fatto pensare che il "fasìn di bessoi" proposto da Tondo fosse una "figata", si sta lentamente, ma temo inesorabilmente, affermando in molti l'idea che accollarsi da soli 2,3 miliardi di euro, pari a oltre 1800 euro a cranio per ogni abitante della regione, lattanti compresi, fosse una follia già quando è stata pensata.
Ma torniamo ai dati diffusi da Autovie, nel periodo compreso fra l'ultimo week end di maggio e il primo fine settimana di settembre, sulla A4 sono transitati 6 milioni 970 mila 274 veicoli, il 7,2% in più rispetto al 2010 (5 milioni 500 mila 515). Il fine settimana più intenso in assoluto è stato quello compreso fra il 15 e il 17 luglio, con 520 mila 762 transiti (+12% rispetto a quello del 2010). E' cresciuta parallelamente la media giornaliera (sempre riferita ai fine settimana) dei transiti che hanno raggiunto quest'anno la cifra di 171 mila 088 veicoli a fronte dei 158 mila 570 del 2010, con un icrecremento del 7,9%. In una giornata infrasettimanale, la media è dì 124 mila 575 transiti, in crescita anche questa rispetto al 2010 del 12,7% (il dato è riferito al primo semestre dell'anno in corso). Ancora in crescita il flusso alla barriera di Trieste Lisert, dove l’incremento percentuale rispetto al 2010, nelle uscite, è stato del 6,8%: 910 mila 905 veicoli contro gli 852 mila 996 dell'anno precedente. Ci scusiamo per la ridda di cifre, ma era importante snocciolarle per capire con precisione quello di cui si sta parlando. Sempre per stessa ammissione di Autovie al Lisert sono state registrate delle code, ma più corte e smaltite più velocemente: i 25 chilometri di serpentone toccati il 31 luglio 2010 in direzione Trieste, sono scesi a 9 quest 'anno; i 20 chilometri raggiunti, sempre in direzione Trieste il 7 agosto 2010 sono scesi a 9 quest'anno. Pressoché invariata, invece, la situazione sulla A23: 18 chilometri e mezzo in direzione Palmanova il 28 agosto 2010 e altrettanti quest'anno; 17 chilometri il 4 settembre 2010, 18 chilometri quest'anno. Certo sono dati pesanti, soprattutto per chi in quei giorni era all'interno della fila chilometrica delle auto, ma siamo certi che intervenendo sul sistema di esazione dei pedaggi e su qualche altro intervento mirato, si potrebbero snellire ulteriormente code e disagi.
Ovviamente la soluzione definitiva è certamente una terza corsia, ma viene da chiedere, vista la situazione economica generale e i rischi per le finanze regionali, se non fosse il caso di ripensare l'opera, magari limitandone per adesso la realizzazione alle tratte più delicate. Da questo punto di vista un'altra domanda sorge spontanea, perché si è partiti dal lotto che con la direttrice principale dell'autostrada, e quindi con le code, aveva poco a che fare? Parliamo della Villesse - Gorizia, unico lotto dove sono iniziati i lavori. Viene quasi il dubbio che lì ci fossero altre priorità e interessi da tutelare. Ma questa è un'altra storia.
Fabio Folisi

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