mercoledì 28 settembre 2011

SCUOLA - L'NSEGNAMENTO DEL FRIULANO


SCUOLA - L’INSEGNAMENTO DEL FRIULANO
Ci saremmo aspettati per tempo iniziative di infor­mazione e di sensibilizzazione sull'intero piano ap­plicativo di sistema per l'insegnamento della lin­gua friulana, in coerenza con la legislazione nazio­nale. Non è comprensibile il ritardo nell'avviare a regime un'istruzione base del friulano e garantirla ugualmente e celermente a tutti quanti la richiedo­no da tempo. Ritardarne ulteriormente la messa a punto potrebbe evidenzia­re una graduazione ingiu­stificata tra minoranze e distanziare tutele che do­vrebbero oramai essere garantite su un piano di sostanziale parità.
Chiediamo indicazioni co­erenti ed esaustive sui siti istituzionali, da parte di chi è delegato a "promuo­vere la qualità del proces­so di insegnamento, sia per l'innalzamento degli indici di apprendimento delle dodici lìngue di mi­noranza riconosciute dal­la Legge 482/99 e sia, in prospettiva di un riconoscimento della formazio­ne di qualità già attuata sul territorio"; che si met­tano nel giusto rilievo destinazione e provenienza di tutte le assegnazioni, con pari dignità per ognu­na delle cd. minoranze, al fine, si spera, al fine di limitare pretestuose e in­tolleranti polemiche per gli sprechi che sarebbero destinati a valorizzare il friulano.
Siamo fiduciosi che l'attuazione della leg­ge regionale n. 29 del 2007 sarà coordinata con tutte le disposizioni stata­li e regionali, avendo tra gli obiettivi un plurilingui­smo in prospettiva euro­pea e una migliore integrazione dei nuovi resi­denti.

I contatti che la
popolazione da secoli è abituata a intessere con ogni angolo del mondo dimostrano come il friula­no, che si comprende do­po brevi soggiorni, non sia mai stato motivo di chiusura, anzi.
Impedire o paralizzare l'operatività in concreto di garanzie che sono rico­nosciute anche alla lingua friulana, patrimonio co­mune di tutta l'Italia, equivarrebbe a rimanere sor­di alle istanze del territo­rio o continuare ad ascol­tarne solo una parte.
Un gruppo di insegnanti ( seguono le firme)
Lettera pubblicata su “IL GAZZETTINO” di Udine il 25 settembre 2011
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Se scopo della lettera è denunciare il gravissimo ritardo della politica regionale nella attuazione della tutela della lingua friulana a scuola, diamo il nostro pieno appoggio a questo gruppo di docenti.
Relativamente alla minoranza linguistica storica slovena, ricordiamo che se quest’ultima minoranza ha un buon livello di tutela a scuola ciò è dovuto ad accordi internazionali che l’Italia è stata costretta ad attuare e non certo al "buon cuore" dei nostri politici regionali. 

Ricordiamo, inoltre, che se c'è una legge regionale approvata a favore della tutela della lingua friulana (L.r. 29/2007) che a distanza di tre anni manca completamente dei regolamenti di attuazione, la responsabilità di questa situazione è da addebitare esclusivamente all’attuale Giunta regionale di centro-destra.
La Redazione del Blog

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