venerdì 1 luglio 2011

FRIULANO A SCUOLA ? L'ENNESIMA PRESA IN GIRO !



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FRIULANO A SCUOLA?


L’ENNESIMA


 PRESA IN GIRO !



L'aver voluto far votare gli italiani per il referendum abrogativo, il 12 e 13 giu­gno, anziché nella stessa giornata del­le recenti elezioni amministrative, si stima sia costato ai cittadini italiani più di 300 milioni di euro. Uno spreco enorme non accettabile.

Da noi in re­gione, il presidente Renzo Tondo si è a suo tempo vantato che la terza corsia dell'autostrada Venezia-Trieste ce la pagheremo interamente noi cittadini del Friuli-Venezia Giulia, senza alcun con­tributo statale.

E la linea ferroviaria «passeggeri» ad alta velocità Venezia-Trieste? Una linea ad alta velocità pri­va di un bacino passeggeri che la giu­stifichi e senza futuro in Slovenia.

E che dire delle costosissime missioni militari italiane all'estero? Un'ora di volo del cacciabombardiere Panavia Tornado costa 31 mila 800 euro (fonte: mensile di aviazione «Volare», giugno 2011).

In questo quadro di milionari spre­chi pubblici e scelte politiche dai costi insostenibili, la Giunta Tondo continua a considerare uno spreco di denaro pubblico l’elemosina riservata dalla nostra Regione all'attuazione dell'art. 6 della Costituzione italianaLa Repub­blica tutela con apposite norme le mi­noranze linguistiche») e più specifica­tamente alla tutela della minoranza lin­guistica storica friulana.

Pochi giorni fa l'assessore regionale Molinaro ha presentato in Giunta, che ovviamente ha approvato (così si è let­to sulla stampa locale), una «cosa» che non ha nulla a che spartire con una se­ria applicazione della legge regionale 29/2007 che comporterebbe cicli di in­terventi di formazione dei docenti, do­tazione di strumenti e materiali didat­tici e un orario curriculare adeguato. Come si fa a ritenere che un serio av­vio all'insegnamento/apprendimento di una lingua e di una cultura possa di­sporre di un misero numero di ore co­me le 30 annue previste?

Per il friulano a scuola, Molinaro con­fida in stanziamenti statali. Quindi, se non si farà nulla di serio, come tutto lascia sospettare, ovviamente la re­sponsabilità sarà di Roma. Compli­menti alla Giunta Tondo per aver esco­gitato il trucco per fingere di far qual­cosa per tutelare la lingua friulana, li­mitandosi in realtà alla mera propa­ganda politica in vista delle elezioni re­gionali del 2013. Questa «finta» tutela della comunità linguistica friulana na­sconde la volontà di questa ammini­strazione regionale di non voler rispet­tare l'art. 6 della Costituzione italiana e, in particolare, i diritti linguistici dei furlanofoni.

Infatti, per la cultura in «lingua ita­liana», in regione, la musica cambia spartito.

«Gli Stati generali per la cultura in Friuli-Venezia Giulia rappresentano una presa di coscienza - spiega l'as­sessore De Anna - sul fatto che il set­tore della cultura consente alla nostra comunità di crescere», e, per meglio chiarire il concetto, «la cultura non rappresenta affatto un centro di spesa, ma al contrario, una forma di investi­mento per il futuro».

Quando anche una seria tutela del­le minoranze linguistiche che vivono in regione, sarà considerata «una cre­scita per la comunità regionale» e «un investimento per il futuro»?



Roberta Michieli, Renzo Balzan, Remo Brunetti, Giancarlo Castellarin, Adriano Ceschia, Licio De Clara, Luigi Del Piccolo, Alberto Fabris, Matteo Fogale, Simone Petris, Celestino Vezzi, Giuliano Zelco

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Lettera pubblicata, martedi 21 giugno 2011, dal quotidiano “Il Gazzettino” di Udine, e venerdì 24 giugno, dal settimanale “La Vita Cattolica” – Arcidiocesi di Udine.

Lunedì 4 luglio, la lettera è stata pubblicata anche dal quotidiano "Il Messaggero Veneto" di Udine


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